Quando di sabato le classi seconde dell’indirizzo Biotecnico dell’ITET Cassandro Fermi Nervi di Barletta salgono sul pullman e si recano in un luogo all’aperto nel territorio limitrofo a nome ARISCIANNE, sicuramente non è un giorno di scuola come gli altri. È una giornata particolare, fatta di scoperte, di conoscenze, di abilità, di competenze nuove. Insomma, di didattica diversa e accattivante.

L’ AREA DI ARISCIANNE, situata fra Trani e Barletta, è caratterizzata da aree paludose, documentate fin dal XVII secolo, bonificate agli inizi del secolo scorso.  Attualmente è possibile osservare una grande opera di captazione delle acque sotterranee nota come Vasca Boccadoro, canali, acquitrini e canneti che ospitano una ricca avifauna. Le sorgenti, il sistema di canali, la straordinaria varietà di opere di captazione definiscono un quadro ambientale ed anche architettonico di notevole valore. Qui emerge uno dei più ricchi fronti sorgentizi della Puglia.

I numerosi reperti archeologici rilasciati dal mare (selci lavorate, manufatti ceramici,  ecc. ), la  presenza  di  situazioni  geologiche  particolari come  le  torbe, il  detrito  di  spiaggia  e di  lagune  non  più  presenti  (faune  a  Cerastoderma),  una straordinaria varietà di reperti conchigliferi, resti di posidonia spiaggiati, i  reperti ossei  di  grandi  mammiferi, testimoniano la  presenza  di  un’area  umida  molto  più  estesa rispetto all’attuale  ed una  frequentazione  da  parte  dell’uomo  già  in  epoca  preistorica, oltre che ambienti di spiaggia di elevato valore ecologico.

Ma lo sguardo utilizzato dai ragazzi è andato ben oltre la storia e le caratteristiche archeologiche del luogo, dal momento che, in collaborazione con il dott. Raffaele Lopez, geologo e volontario della SIGEA-APS, sono stati effettuati prelievi delle acque di varia natura e provenienza da analizzare nei nostri laboratori di chimica, fisica, microbiologia, analitica strumentale. I campioni prelevati costituiscono un bagaglio di reperti sui quali le competenze tecnico-pratiche hanno l’opportunità di esperire metodiche e prassi didattiche apprese e da affinare. A questo tende il Biotecnico. E nella misura in cui egli scelga al terzo anno le Biotecnologie Ambientali, o le Biotecnologie Sanitarie, deve saper riconoscere l’importanza dell’ambiente nel favorire il progresso, la tutela del territorio, la crescita umana.

In perfetta linea con l’associazione SIGEA-APS, votata alla promozione sociale (SIGEA-APS è iscritta al RUNTS n. 3591), culturale e scientifica, e ispirata ai principi di democraticità e gratuità, senza scopo di lucro e con finalità esclusivamente di solidarietà sociale, i ragazzi hanno percepito lo stimolo, il coordinamento e la collaborazione interdisciplinare delle attività conoscitive e applicative rivolte alla transizione ecologica e allo sviluppo sostenibile. Ad maiora, ragazzi!